Esito negativo per la nuova norma 45001 sulla gestione della salute e sicurezza sul lavoro, la cui bozza, era in attesa di approvazione dallo scorso 12 maggio.
Voto contrario da parte di 16 degli organismi nazionali presenti alla votazione, Italia compresa, per i seguenti punti negativi: mancanza dell’obbligatorietà del rispetto della legislazione, ruolo dei lavoratori e dei loro rappresentanti poco definito; mancanza di un chiaro riferimento alla formazione intesa come strumento fondamentale per la realizzazione di una reale sicurezza del lavoro; mancanza di evidenziazione sul fatto che la formazione sia a spese dei datori di lavoro e all’interno dell’orario di lavoro e che ai lavoratori vengano forniti, sempre gratuitamente, i DPI necessari per svolgere il lavoro.
Inammissibile, dal punto di vista dell’Italia (rappresentata dall’UNI e dotata di una legislazione all’avanguardia in tema di salute e sicurezza del lavoro), che una norma ISO sugli stessi temi non imponga un’adeguata interazione e rappresentatività dei lavoratori e una visione della formazione quale strumento determinante di prevenzione da fornire ai lavoratori da parte dei datori di lavoro.
Il fatto che questo tipo di standard tecnici vengano sempre più utilizzati dalle imprese come alternative agli standard e alle norme, a prescindere dall’osservanza delle leggi nazionali e dal rispetto dei diritti del lavoro ha determinato proprio l’inflessibilità relativamente a queste mancanze.
Generale preoccupazione quindi, circa la pubblicazione di questa norma e preoccupazione soprattutto da parte delle strutture pubbliche in quanto la conformità dell’ISO 45001 viene verificata e certificata da organismi privati, con il conseguente indebolimento di esse.
Tra gli altri requisiti, rispetto alla OHSAS 18001, la norma presenta alcune novità: la sistematica individuazione di problematiche interne ed esterne, delle necessità ed aspettative dei lavoratori e di altre parti interessate; leadership, coinvolgimento del lavoratore e processi di partecipazione; Il ‘risk based thinking’ (approccio basato sul rischio) come base del Sistema di gestione; modifiche sulle procedure di preparazione e risposta alle emergenze; una nuova clausola collegata al processo di miglioramento continuo e requisiti specifici collegati alla valutazione delle performance (performance evaluation) con sistematico monitoraggio degli indicatori di sicurezza
Obiettivo della norma è quindi quello di evidenziare che analisi e valutazione non devono essere fini a se stessi: le attività programmate hanno l’obiettivo di ridurre e gestire il rischio ed il monitoraggio degli indicatori di performance, permette di perfezionare progressivamente queste azioni di miglioramento. Di nuovo al lavoro quindi, per una nuova bozza della norma 45001, con la speranza di giungere al più presto ad un testo condiviso che guardi anche alle nuove norme 9001 e 14001 emanate lo scorso settembre 2015 e che possa rappresentare uno standard riconosciuto a livello internazionale, coerente, allineato e integrabile con le altre norme del mondo ISO.