Presse eccentriche: la verifica del gruppo freno frizione e della distanza dei dispositivi fotoelettrici

pressa macchine

La verifica dello stato di usura del gruppo freno/frizione e della distanza dei dispositivi fotoelettrici di sicurezza diventa un’azione preventiva indispensabile.

La pressa a carico manuale e/o automatico, è senza ombra di dubbio una della macchine più pericolose per gli operatori.

L’elevata interazione uomo-machina, il tipo di lavorazione, le elevate forze in gioco, giustificano appieno tale affermazione.
E non è un caso se, la concezione di sicurezza che oggi applichiamo su macchine ed impianti con regolarità, nasce proprio alla fine degli anni ’70 su questo tipo di macchine, al fine di ridurre gli incidenti connessi al loro utilizzo, che hanno, purtroppo, quasi sempre conseguenze molto pesanti.

Al fine di rendere questo tipo di macchine più sicure, negli anni sono stati redatti due standard di tipo “C” ovvero:

  • EN 692:2005+A1:2009 che regolamenta le presse meccaniche;
  • UNI EN 693:2011 che regolamenta le presse idrauliche.

Una delle attività legate all’adeguamento dei dispositivi di sicurezza del parco macchine installato, è costituito dall’installazione di dispositivi ottici di sicurezza (comunemente definite barriere fotoelettriche), che hanno come scopo quello di arrestare i movimenti nel più breve tempo possibile, quando necessario.
L’installazione di questi dispositivi, ovvero la distanza minima concessa dall’area pericolosa, identificata nell’analisi del rischio, è affidata ad uno standard di tipo “B”, la EN ISO 13857:2008.
Fra i parametri richiesti nel calcolo della distanza, si trova il tempo di arresto dell’elemento mobile, a partire dall’acquisizione del comando di arresto.

La verifica dello stato di usura del gruppo freno/frizione e della distanza dei dispositivi fotoelettirci di sicurezza diventa un’azione preventiva indispensabile.

Il Gruppo RES, offre un servizio di verifica dei tempi reali di arresto degli elementi mobili, utilizzando un opportuno sistema di misurazione computerizzato, in grado di misurare, gestire e verificare una serie di misurazioni multiple dell’elemento mobile pericoloso, e produrre un grafico attestante i risultati delle misure effettuate.

Lo stesso sistema è connesso ad un software in grado di determinare la corretta distanza dell’installazione, e di produrre un certificato di misura e calcolo ai fini della redazione della dichiarazione di conformità, se richiesto, o di utilizzabilità della macchina ai sensi del D.Lgs. 81/2008.
Con lo stesso tipo di strumentazione, è possibile monitorare lo stato di salute del gruppo freno/frizione presente nelle presse meccaniche.
La norma EN 692:2005+A1:2009 infatti stabilisce le tolleranze rispetto agli angoli previsti di extra-corsa e controllo frenatura in relazione all’arresto al punto morto superiore.
La somma delle grandezze misurate non deve eccedere preferibilmente i 45° dal punto morto superiore, e quando ciò accade è necessario riposizionare dove possibile il blocco delle camme, oppure fare una adeguata manutenzione al gruppo freno/frizione.
Un controllo costante di questi valori consente di verificare lo stato di salute della macchina, e di prevenire con largo anticipo eventuali cedimenti degli organi meccanici, le quali conseguenze possono essere effettivamente molto gravi.

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