ISO 37001 e Microsoft
Con un post pubblicato sul proprio blog, il colosso statunitense ha da poco comunicato di aver intrapreso un programma per ottenere la certificazione ISO 37001 anti-corruzione.
Il programma è in una fase già avanzata, dal momento che è già in previsione la verifica della conformità ai requisiti del nuovo standard anti-corruzione da parte di un ente di terza parte accreditato.
In caso di esito positivo, Microsoft sarebbe la prima azienda statunitense ad aver adottato un sistema di gestione anti-bribery certificato ISO 37001!
Perché Microsoft vuole certificarsi ISO 37001?
È interessante notare le motivazioni che David Howard – Corporate Vice President dell’azienda informatica americana –riporta a favore di questo programma di avvicinamento di Microsoft all’ISO 37001.
La corruzione, nelle parole di Howard, non rappresenta per le aziende soltanto un problema di tipo etico-giudiziario, ma agisce come un vero e proprio freno al loro sviluppo economico e alla realizzazione della loro mission.
Per quanto molte altre grandi aziende come Microsoft, concordando su questo punto, abbiano già intrapreso dei programmi per ridurre il rischio della corruzione, sorge tuttavia un altro problema.
I diversi programmi anti-corruzione adottati debbono, infatti, soddisfare dei requisiti legali di differenti giurisdizioni, scontrandosi così con delle linee guida governative e non governative a volte incoerenti tra loro. Questo è un problema particolarmente sentito da Microsoft, in quanto i suoi stessi partner e fornitori si trovano a dover soddisfare non solo i propri obblighi di legge, ma anche i requisiti di conformità dettati sia dall’azienda di Redmond che da altre aziende e organizzazioni con cui lavorano.
Tutto ciò non può che produrre inefficienza, confusione e, soprattutto, un aumento del rischio. Tutto ciò che, invece, si voleva evitare.
L’ISO 37001 come linguaggio comune a tutti programmi anti-corruzione.
Proprio alla luce di queste problematiche, Microsoft sottolinea uno dei grandi vantaggi offerti dell’ISO 37001: il nuovo standard internazionale, infatti, permette di stabilire un linguaggio comune e internazionale rispetto a tutti i programmi anti-corruzione già intrapresi o adottati. In altri termini, l’ISO 37001 permette ad ogni azienda – indipendentemente dalla sua struttura, dimensione e nazione di residenza – di avere una terminologia univoca e un unico criterio obiettivo per confrontare e misurare i propri programmi anti-corruzione, nonché quelli delle aziende partner. Allo stesso tempo, il nuovo standard anti-corruzione fissa un rigoroso processo per il riconoscimento degli enti di di terza parte deputati a valutare e certificare la conformità con lo standard.
È alla luce di queste considerazioni che Microsoft conclude il suo post incoraggiando le grandi aziende ad adottare l’ISO 37001: un approccio coerente ai programmi anti-corruzione e la possibilità di avere un processo di certificazione obiettiva e indipendente possono suscitare la fiducia che un’azienda sta adottando tutti gli strumenti e le strategie possibili per combattere e arginare i fenomeni della corruzione.
(Il post di Microsoft può essere consultato cliccando qui)
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