La formazione non è più quella di una volta, o almeno ci sono ottimi presupposti affinché non lo sia.
Negli ultimi anni, l’evoluzione delle tecnologie digitali ha avuto un impatto significativo su tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana, inclusa l’istruzione e la formazione. In Italia, il tradizionale approccio in aula, caratterizzato da lunghe sessioni frontali di intere giornate, ha subito una trasformazione radicale. Per fortuna!
Ma non solo: le nuove piattaforme, i social network e il mondo frenetico in generale influenzano la nostra soglia di attenzione e, quindi, può risultare difficile concentrarsi su lunghe sessioni di formazione tradizionale.
Una cosa però è rimasta invariata: la necessità per i lavoratori di aggiornare le proprie conoscenze e competenze e sviluppare nuovi modi di affrontare il proprio lavoro.
Certamente, anche il periodo pandemico ci ha imposto dei cambiamenti su diversi fronti: ha accelerato l’emergere di nuove tendenze che hanno plasmato il panorama globale, anche nel campo della formazione. Per quasi tutti, è stato necessario rimanere da casa per tanto tempo e molti hanno continuato a lavorare dalle mura domestiche. Proprio in virtù di questo, le aziende si sono dovute orientare verso l’apprendimento online, digitale e virtuale.
Formazione online: accessibilità, flessibilità e interazione
Le Organizzazioni hanno quindi iniziato ad investire in piattaforme e strumenti digitali, sostenibili nel tempo e in grado di sviluppare nuove strategie per fornire contenuti formativi online di alta qualità e coinvolgenti.
Per avvicinarsi all’esperienza fisica di un’aula, è ormai una consuetudine la videoconferenza sincrona, ormai equiparata a tutti gli effetti alla formazione in presenza.
Eppure, non dobbiamo dimenticare la formazione asincrona, spesso giudicata negativamente e vissuta (anzi subita) con estrema noia ed inefficacia. Se superiamo la vecchia concezione di e-learning che vedeva l’utente passivo di fronte a uno schermo, che gli consentiva persino proseguire con altre attività, mentre il corso “scorreva” e ci orientiamo verso una modalità interattiva, dove l’utente è protagonista (e non vittima), allora l’e-learning cambia faccia.
Ma come? Ad esempio puntando su alcune caratteristiche che una piattaforma e-learning dovrebbe avere:
- responsive: la formazione online deve essere accessibile tramite l’utilizzo di più device, non solo computer, ma anche smartphone e tablet. L’apprendimento mobile è diventato una realtà nel 2023. I lavoratori possono accedere a contenuti formativi da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, consentendo loro di integrare l’apprendimento nella loro routine quotidiana. Le applicazioni mobili e le piattaforme di apprendimento online offrono lezioni e moduli di formazione che possono essere completati durante i viaggi pendolari, le pause pranzo o i momenti di attesa. Risulta questo un approccio di apprendimento al proprio ritmo: la formazione diventa sempre e ovunque disponibile.
- personalizzazione: la formazione aziendale può essere personalizzata in base alla cultura aziendale, al team specifico, alla posizione lavorativa e agli obiettivi di ogni azienda. I percorsi di apprendimento possono essere (e dovrebbero esssere) creati su misura per i lavoratori, tenendo conto delle loro competenze, delle preferenze e delle esigenze specifiche. Infatti, le piattaforme digitali permettono di utilizzare dati e integrare analisi per comprendere le esigenze dei propri dipendenti e fornire contenuti di formazione mirati e pertinenti, in linea con il background e gli obiettivi da raggiungere. Ciò consente un maggiore coinvolgimento e motivazione da parte degli utenti, poiché l’apprendimento diventa più rilevante e adattato alle loro esigenze individuali. La personalizzazione in base alle capacità e alla progressione dei corsisti è la chiave per promuovere contenuti di apprendimento di successo che risuonino con le persone, motivandole a superare i propri limiti. Ciò garantisce che gli utenti rimangano aggiornati, coinvolti e pronti al cambiamento ogni volta che l’azienda lo richiede.
- microlearning: le piattaforme di e-learning offrono contenuti di dimensioni ridotte, in formati più brevi, strutturati in moduli, per essere seguiti in diversi momenti della giornata o più giornate, che consentono di assorbire le informazioni in blocchi più piccoli e più gestibili con gli orari lavorativi.
- strumenti didattici: le piattaforme digitali offrono strumenti per la collaborazione in tempo reale, consentendo ai partecipanti di lavorare insieme anche a distanza, attraverso videoconferenze, chat e strumenti di condivisione dei documenti. Uno dei vantaggi principali offerti dalle nuove tecnologie è l’accesso a una vasta gamma di risorse e materiali di apprendimento online. I lavoratori possono accedere a video, tutorial, e-book, articoli e quiz interattivi che possono anche essere a completamento della formazione in aula. Ciò consente loro di approfondire gli argomenti trattati durante le sessioni di formazione, di ripassare i concetti chiave e di apprendere a proprio ritmo.
- gamificazione: si possono integrare simulazioni interattive e scenari realistici per permettere ai partecipanti di applicare le conoscenze apprese in situazioni pratiche. Questo approccio consente loro di sperimentare le conseguenze delle loro azioni e di acquisire competenze pratiche in un ambiente sicuro.
- misurazione: le nuove tecnologie consentono anche una misurazione più accurata dell’apprendimento e un feedback immediato. Attraverso quiz interattivi e valutazioni online, gli utenti possono verificare il proprio livello di comprensione e identificare le aree che richiedono ulteriori approfondimenti. Questo feedback istantaneo consente loro di adattare il proprio percorso di apprendimento e di affrontare eventuali lacune in modo tempestivo. L’accesso a risorse online, l’apprendimento mobile e il feedback immediato hanno trasformato la formazione in un processo continuo, che si estende oltre i confini dell’aula tradizionale.
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Formazione in aula: esperienza, coinvolgimento ed interazione
L’uso delle nuove tecnologie ha aperto le porte a modalità di apprendimento più interattive e coinvolgenti. Piuttosto che una limitante lezione frontale, il personale di un’Organizzazione può partecipare a sessioni di apprendimento che presuppongono attività pratiche, discussioni di gruppo e simulazioni, giochi di formazione tra i più vari.
Le Organizzazioni sempre più riconoscono che la formazione ha un potenziale di efficacia ancora più alto se vede l’interazione e il coinvolgimento dei partecipanti, attraverso contenuti ludici e di gamification.
Molte aziende, infatti, hanno iniziato a promuovere soluzioni che possano simulare la realtà, come l’impiego della realtà virtuale, che consente di preparare le persone a sfide reali, ma all’interno di uno spazio sicuro e e senza dover strutturare costosi scenari fisici. Così, l’obiettivo di apprendimento risulta essere strettamente collegato ad una esperienza emotiva e immersiva.
“Giocare” (in formazione) richiama a gran voce l’impatto emotivo e la possibilità difare forza sulle emozioni consente non solo di interiorizzare con successo nuove nozioni, ma aumenta la motivazione delle persone ed il loro commitment aziendale.
E dove il commitment è forte, grandi sono i risultati.