Come c’era d’aspettarsi, l’adozione della norma ISO 37001 diventerà sempre più uno dei requisiti premianti nell’ambito degli appalti. È, infatti, notizia di questi giorni che, il 6 marzo, è stata approvata la proposta di modifica del nuovo Codice degli Appalti attualmente sottoposto al parere Parlamentare. Tra le varie proposte di modifica, viene incluso come requisito premiante per le Stazioni Appaltanti il possesso della certificazione accreditata ISO 37001 in ambito anticorruzione. La modifica è presente nell’articolo 24 comma 2 dello “Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50”, dove viene proposta la modifica dell’ articolo 38 comma 4 lettera b attraverso l’introduzione del punto 2 bis che prevede come elemento premiale il seguente:
presenza di sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione conformi alla norma UNI ISO 37001, certificati da Organismi accreditati per lo specifico scopo ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio
In altre parole, in caso di approvazione della proposta di modifica, l’applicazione dell’ISO 37001 anti-corruzione verrà definitivamente promossa tra i requisiti premianti per la qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza.